VASCO ROSSI HA DECISO DI SUICIDARSI

31.05.2013 17:45

Si era dimesso da 'rocker', aveva dovuto interrompere il proprio tour, farsi ricoverare. Per mesi Vasco Rossi ha fatto tremare milioni di fan adoranti, preoccupati per le sue conduzioni di salute. Fino al recupero fisico che lo riporterà a breve sui palchi di Roma e Torino. Perché il Blasco prepara il clamoroso ed atteso ritorno.

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Un ritorno chiacchierato per lungo tempo ed ora diventato realtà, tanto da 'motivare' pubblicamente i perché del momentaneo addio e soprattutto i perché dei prolungati e ripetuti ricoveri, che fecero ipotizzare persino una morte imminente del Blasco. A pesare sulle spalle del cantante, infatti, una pericolosa e rara malattia, sconfitta con fatica e coraggio, come raccontato questa mattina sulle pagine de LaRepubblica.

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"Non una malattia, ma la mia guerra contro un batterio killer che ho battuto. La chiamano "malattia del terzo millennio": l'11 settembre dello scorso anno ho avuto la terza ricaduta, ho dovuto fermarmi, è stata pesantissima ma ora tutto è superato. Sono stato di nuovo in terapia intensiva, attaccato alle flebo, ho perso conoscenza per tre giorni, poi venti giorni di cure e la riabilitazione. Questo streptococco vive normalmente sulla pelle ma quando trova una ferita o un'infiammazione entra in circolo e, se ti trova con le difese immunitarie basse, comincia a distruggere tutto sino a farti fuori, in un mese. È la stessa cosa che nell'800 ha ucciso Johnny Walker, quello del whisky: si potrebbe dire di tutto e invece, guarda un po', a me e a Johnny Walker ci unisce solo lo streptococco. Lui però è morto, io sono ancora qua: ora per fortuna ci sono gli antibiotici. Fino a due anni fa io non ero mai stato in un ospedale, mai una malattia più lunga di tre giorni, quindi puoi capire che sorpresa che mi arrivasse un conto del genere. Sono stato particolarmente male tra ottobre e novembre, non mi muovevo più bene, iniziavo a non essere più autosufficiente, la mia famiglia mi è stata molto vicina. Un braccio mi si era bloccato, non riuscivo a mangiare con la forchetta e neanche più a masticare, era colpa delle medicine e quando le ho sospese e ho cominciato a fare la fisioterapia ho ricominciato a poco a poco a muovermi".

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Confessioni choc quelle di Rossi, talmente provato negli ultimi mesi del 2012 dall'aver persino pensato alla dolce morte. Al suicidio, per farla finita il prima possibile ed evitare un lento spegnimento. Se non fosse che l'amore dei fan in arrivo da tutta Italia lo abbia portato a cambiare idea, a farsi forza e a rialzarsi.

"Negli ultimi tempi ero stanco di tutto, le dimissioni da rockstar erano figlie di questo sentimento. In realtà volevo decostruire, volevo tornare al Vasco Rossi che scrive le canzoni, abbandonare il ruolo della rockstar, che è fatto di gesti e modi di essere, di luci. Volevo tornare ad essere il cantautore che sono. Ho pensato anche al suicidio. Ma non ho visto la luce nella fede, mi ha aiutato l'affetto della mia famiglia, dei fan, mi è stato di conforto Internet".

Un conforto fortunatamente utile, a dimostrazione che anche la rete, con tutti i suoi difetti che quotidianamente vengono sottolineati dai tanti detrattori, può avere la sua utilità. E che utilità, se si chiama Vasco Rossi.